I giovani, la sostenibilità e la ricerca di lavoro

Quando mi capita di parlare dei giovani studenti o neo laureati (amici dei miei figli, persone che mi contattano su LinkedIn o, come è successo recentemente, in aula nel portare la mia testimonianza al Master in Sustainable Business Administration di Altis e Università Cattolica di Milano), mi viene spesso chiesto come fare a trovare lavoro in campo della sostenibilità, possibilmente come CSR Manager.

La domanda, comprensibilissima in un mondo così articolato come quello di oggi, è molto semplice e molto complessa allo stesso tempo.

La prima riflessione: “Tenete conto che, entro non troppi anni, non ci sarà più bisogno di CRS Manager”. Di fronte a sguardi sgomenti, proseguo spiegando che quando la sostenibilità sarà parte integrante di tutte le aree di attività delle aziende (tesi che sostengo con una pluralità di esempi concreti nel libro “Sostenibilità per scettici – come integrare pratiche efficaci in azienda”, ed. Mondadori, 2022) , il ruolo del CSR Manager sarà quello di un regista e facilitatore.

Per risultare “visibili” nel mondo delle aziende occorre preparare un profilo LinkedIn adeguato, partendo dalla foto che deve essere pensata in ragione al tipo di lavoro che si sta cercando (più o meno formale, evitando di riciclare quella in cui si è in spiaggia o a far festa in un locale, sempre che non si stia cercando un posto nel settore dell’ospitalità o della ristorazione!) e fornendo le informazioni necessarie per capire il percorso professionale seguito e i temi di interesse, anche in ottica prospettica. Se l’obiettivo è trovare lavoro all’estero, ovviamente la lingua da utilizzare sarà l’inglese, o quella rilevante a seconda dei casi.

Il profilo LinkedIn non deve essere la fotocopia del curriculum vitae, che comunque bisogna preparare in maniera sintetica e d’impatto, includendo anche altre informazioni personali che consentano di avere un quadro più ampio della persona, ad esempio viaggi, hobby, sport, volontariato, lavoretti e ogni altra informazione che possa aiutare a descrivervi. Infine, fondamentale tenere a mente che LinkedIn è unostrumento professionale, da utilizzare in modo distinto dagli altri social network (e ricordando che tutto quello che si mette in rete, resta a disposizione…..anche a distanza di anni…. A buon intenditore poche parole!).

Occorre essere curiosi, cercare spunti leggendo e documentandosi, identificando aziende che corrispondono agli interessi e al potenziale futuro lavoro, per poi andare a informarsi sui siti internet e ottenendo il maggior numero di informazioni, per poi poterne fare uso adeguato in caso di lettera di invio della propria candidatura e di potenziale colloquio. L’importante è far vedere che ci interessa così tanto il lavoro che abbiamo letto tutto quello che era possibile trovare!! (o quasi..)

Pensare a tutte le persone che si conoscono direttamente o indirettamente, contattandole (con i dovuti modi, ovviamente) per informare dell’interesse a cercare lavoro in un determinato ambito e chiedendo spunti o suggerimenti su come procedere nelle ricerche. Non si sa davvero mai cosa ne può venire fuori!

Aggiungerei che in moltissimi casi è fondamentale la conoscenza della lingua inglese (da esercitare anche in autonomia con le molteplici opportunità che offre Internet, guardando film in lingua originale o ascoltando podcast) e dimostrare di sapersi organizzare per affrontare situazioni e questioni con il dovuto rigore e la necessaria flessibilità. In un mondo che cambia così velocemente e che è così iperconnesso, mi sembrano due qualità preziose per entrare nel mondo lavorativo.

Insomma, non ho risposte vincenti, né la soluzione magica, ma queste mie riflessioni mi auguro possano dare un piccolo contributo per individuare quanto meno l’inizio di un percorso che porti a qualche frutto per l’inizio di una vita lavorativa.